Incisioni

“Un po’ alla volta riuscì a entrare nel giro dei cantanti e addirittura per un compenso di una ventina di lire fu chiamato a incidere alcune romanze su quei rudimentali “cilindri” che poi furono sostituiti dai dischi per i primi fonografi a tromba. Questo suo essere stato un antesignano nel settore, allora inedito e inesplorato della riproduzione della voce e della musica, gli avrebbe poi aperto la strada una decina di anni dopo alla firma di un ricco contratto con la Gramophone Company di New York”.

[G. Meucci. Titta Ruffo. Pisa, Pacini, 2012]

L’eredità maggiore che ci ha tramandato Titta Ruffo è legata alla sua voce che ancora oggi possiamo ascoltare; rappresenta quindi una testimonianza avvincente nonostante abbia avuto inizio durante l’era pioneristica delle registrazioni con il metodo acustico. La discografia di Titta Ruffo è considerevole ed è qui presentata seguendo la sequenza cronologica: dal 1905 a Milano con incisioni su cilindri Pathé per registrare poi nel 1906 con la Gramophone Company Ltd. di Londra (conosciuta anche come His Master’s Voice) e dal 1912 fino al 1929 con la Victor.
La descrizione comprende il titolo, l’autore e l’aria dell’opera (solitamente il primo verso) seguiti dal numero di matrice del disco con l’indicazione della ripresa sonora effettivamente pubblicata (preceduta da un trattino) e la data di registrazione. La numerazione finale si riferisce al numero di catalogo della casa discografica con il quale il disco apparve originariamente sul mercato.

Pathé Frères Company (Francia), 1905
Si tratta di 15 registrazioni effettuate su cilindri, poi riedite su dischi ad incisione verticale (quelli a 100 e 80 r.p.m.) e incisione laterale (quelli riediti a 78 r.p.m.), tutti con accompagnamento di pianoforte. Gli originali a 100 r.p.m. sono suonabili solo mediante apparecchi Pathé con puntine speciali, privi di etichette poiché i dati discografici di queste sono incisi direttamente sulla pasta; la loro registrazione inizia dal centro, preceduta dall’annuncio dello stesso Titta Ruffo del proprio nome e del pezzo che canterà.
Per le riedizioni italiana, inglese, francese e statunitense a 80 r.p.m. (sempre a incisione verticale) la stessa Pathé adottò le etichette di carta e la registrazione iniziante dall’esterno.
La data esatta delle incisioni presso gli studi Pathé non è certissima, però ci sono elementi che ci fanno propendere per il 1905; la presenza di Titta Ruffo nei mesi di maggio e giugno nei teatri della capitale francese e la pubblicazione del catalogo Phonographes Pathé proprio del 1905.

Gramophone Company (Regno Unito), 1906-1912
Conosciuta anche come His Master’s Voice, abbiamo qui delle registrazioni acustiche accompagnate da orchestra. I numeri di matrice seguiti dalle lettere – ai, c, f, i, v – indicano i dischi da 12 pollici (30 cm.); quelli seguiti dalle lettere – b, e, ah, h, u – i dischi da 10 pollici (25 cm).

Victor Talking Machine Company (USA), 1912-1929
Fino al 1925 sono registrazioni acustiche accompagnate da orchestra. I numeri di matrice preceduti dalle lettere C o CVE indicano i dischi da 12 pollici, quelli preceduti dalle lettere B o BVE dischi da 10 pollici. Dal 1926 le registrazioni da acustiche passano ad elettriche.