La corrispondenza con il maestro Leoncavallo, suo grande amico, con Puccini, Mascagni e poi con i suoi colleghi cantanti fino agli agenti o gli impresari, ci racconta lo svolgimento degli eventi artistici ed anche i problemi e le soluzioni ad essi collegati; ma saranno soprattutto gli ammiratori o amanti e studiosi dell’opera a richiedere autografi e dediche a ricordo e testimonianza della sua figura divenuta leggendaria. Questa mole incredibile di missive giungerà a Titta Ruffo fino alla fine dei suoi giorni.
Sono qui riportate dall’Archivio una selezione di cartoline, biglietti, telegrammi e lettere che descrivono gli impegni artistici e le relazioni dell’artista con il mondo della musica e dell’arte ma che rappresentano al tempo stesso, nella loro unicità di documenti, una fonte storica importante per ricostruire fatti e personaggi di un’epoca.